Se si sta utilizzando Internet Explorer premere, in alternativa al pulsante, il seguente link Copertina

Cerca nel blog

giovedì 5 ottobre 2017

Visita a San Pietroburgo - L'Incrociatore Aurora - 6°


L'Incrociatore Aurora è la nave da guerra numero uno della Marina Militare Russa. Nel 2012 vede sbarcare gli ultimi suoi marinai ed è ormai solo un brutto ferro vecchio che ha una storia lunga 112 anni da raccontare. l'Aurora ha iniziato il suo tramonto con la fine del comunismo russo diventando col tempo un Museo galleggiante visitato dai nostalgici di quell'era. Dopo due anni di restauri, nel 2012, l'Aurora rientra dai grandi lavori, solcando le acque del fiume Neva, trainato dalle funi di quattro rimorchiatori mentre tre dei 20 ponti di San Pietroburgo, si aprivano al suo passaggio; l'Aurora era completamente illuminato ed offriva uno spettacolo maestoso alla gente che per rivederla nella sua nuova veste, si accalcava lungo la banchina. Adesso quel gioiello è ritornato al suo posto, al centro dell'antica capitale russa, San Pietroburgo.
Un secolo fa, l'Aurora sparò il suo primo colpo di cannone e da qui l'inizio della rivoluzione bolscevica, ovvero la Rivoluzione d'Ottobre, come la chiamano i russi. Ora in quella nave sono in mostra i reperti della guerra russo-giapponese, insieme a quelli della prima guerra mondiale. Oggi l'Aurora viene noleggiata per gli eventi più disparati, persino per girare pellicole pornografiche con la scusa dell'ambientazione ai tempi della Rivoluzione. Il varo dell'Incrociatore Aurora avviene nel 1900 ma il battesimo del fuoco nel 1905, nella guerra russo - giapponese che si concluse con la sconfitta dell'impero zarista. Nel 1941 la nave cadde a picco, annientata dai tedeschi durante l'assedio di Leningrado, come si chiamava al tempo San Pietroburgo. Nel 1957 il rimorchiatore fu riportato a galla e dopo avergli rifatto il look, fu trasformato in Museo con lo scafo rimesso a nuovo, visto che quello vecchio era completamente arrugginito. Nel 1908 l'Aurora ed i suoi marinai furono i primi a prestare soccorso alla città di Messina, annientata dal terremoto. 

Nessun commento:

Posta un commento