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martedì 26 luglio 2011

Evviva i centenari di Sardegna!!!

La Sardegna     é     nel      mondo    la     regione     con la     più      alta      percentuale     di persone con oltre
cento     anni:     22      ogni     centomila      abitanti,      mentre     la      media mondiale  è pari a circa la metà.
Lo studio del professor Deiana ha consentito di individuare finora oltre 1800 sardi ultracentenari, tra vivi i morti e di inserirli in un Archivio di Longevità della Sardegna 

 deriva dal particolare patrimonio genetico e favorita dall’ecosistema dell’Isola. Molti dei supercentenari presenti nello studio del Prof. Deiana, hanno partecipato alle due guerre mondiali e hanno quindi dato un importante contributo alla nazione.

il progetto Akea dell’Ateneo sassarese, basato sugli studi effettuati dal team guidato dal professor Luca Deiana. Il capo del governo sardo ha motivato la sua scelta sottolineando di voler raccontare,  la longevità dei sardi, che
Il progetto Akea, iniziato nel 1997 e presentato ufficialmente nel febbraio 2002, fa capo alla cattedra di Biochimica Clinica dell’Università di Sassari e vede la collaborazione del Max-Planck Institute for Demographic Research, Rostock, Germania e dalla Duke University, North Carolina, Usa. Questo studio ha permesso di costituire un banca dati sui centenari che conta circa 1900 unità, ed è l’unico progetto sulla longevità certificato al mondo. Il monitoraggio continuo fatto su tutta la popolazione sarda ha dimostrato che in Sardegna esistono

22 centenari ogni 100 mila abitanti. La più alta concentrazione al mondo. In questo momento sono circa 370 i sardi che hanno più di cento primavere sulle spalle.  Sull’isola vivono più di 200 centenari, cioè 135 per milione di abitanti, mentre la media mondiale è di 60-70 per milione. E’ ovvio quindi che scienziati di tutto il mondo desiderino studiare il Dna dei sardi.
Da recenti studi è emersa la possibilità che sia una particolare selezione genetica causata probabilmente dalla malaria e dal secolare e naturale isolamento dei sardi uno degli elementi che hanno dato origine a questo fenomeno. Una ricerca svolta dall'Università di Sassari ha messo infatti in evidenza un’altra particolarità della popolazione sarda. Mentre nel resto del mondo si trova un centenario ogni 4 centenarie in Sardegna il rapporto è di due a uno. Nella provincia di Nuoro il rapporto maschi-femmine centenari è addirittura di 1 a 1. Ed è proprio la longevità maschile che caratterizza la Sardegna e fa salire la percentuale di centenari.
Nonostante l'origine della longevità dei sardi risieda sicuramente nel loro DNA, gli studiosi ritengono di particolare rilevanza anche lo stile di vita e le caratteristiche ambientali. Sarebbe quindi l’interazione tra questi fattori la formula che permette ai centenari sardi di vivere a lungo e in salute. Ad esempio nell'isola, specialmente nei centri più piccoli, sono ancora molto sentiti il rispetto e la cura dell’anziano, e questo sembra avere un’influenza positiva sulla longevità che viene confermata da una bassa percentuale di centenari nelle città a fronte di un’alta percentuale nei centri sotto i tremila abitanti.

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